Questa semplice ed economica soluzione mi ha decisamente migliorato la vita!
Non devo più fare viaggi al supermercato riempiendo, prima il carrello, poi il baule ed infine il garage, di confezioni di acqua in bottiglia.
Non devo più fare la spola garage-casa con pacchi di acqua in bottiglia.
Non devo più scendere, quasi tutti i giorni, a buttare una montagna di bottiglie di plastica nel bidone.
Si, ma l’acqua in bottiglia è più sana… ma sei proprio sicuro?
Non voglio fare terrorismo, tant’è che io stesso la utilizzo serenamente, con una certa frequenza, quando sono fuori casa; però non è proprio così.
L’acqua in bottiglia è, di norma, sana e di qualità; può accadere, in alcuni casi, che le bottiglie di plastica rimangano esposte ad alte temperature o alla luce del sole.
Questa condizione può comportare la contaminazione dell’acqua che, ovviamente, non è più così sana.
Personalmente, mi è capitato, nel corso degli anni, per 3 volte di incappare in partite di acqua in bottiglia inquinata che, dopo l’apertura presentava odore di idrocarburi.
L’ultima volta, un paio di anni fa, ho portato le sei bottiglie all’igiene pubblica segnalando il problema.
Dopo qualche settimana, li ho contattati per conoscere il risultato del controllo; mi hanno detto che non hanno trovato il problema, comunque il produttore aveva già provveduto, prima ancora della mia segnalazione, a ritirare dal mercato le bottiglie non ancora vendute…
Sul web ho scoperto che questo evento non è così raro, leggi per esempio questo articolo
Bene, sono convinto che, oltre ai vantaggi pratici che ho raccontato prima, l’acqua del mio rubinetto, con il mio filtro PROFINE, oltre ad essere altrettanto buona, sia più sana dell’acqua in bottiglia.
Microfiltrazione o Osmosi inversa?
Come ho detto, nel mio sottolavello ho montato una microfiltrazione e ne sono soddisfatto.
L’osmosi inversa rappresenta un ulteriore affinamento dell’acqua che, in alcuni casi, diventa la soluzione ottimale.
Prima di tutto vediamo quali sono le differenze principali fra queste due soluzioni.
La microfiltrazione, elimina odore, sapore ed alcuni microinquinanti comunemente presenti nell’acqua del rubinetto; per esempio, i sottoprodotti di disinfezione.
La presenza degli ioni argento, attraverso una azione batteriostatica, evita l’inquinamento microbiologico.
L’osmosi inversa, oltre a tutto questo, riduce il contenuto salino dell’acqua rendendo l’acqua oligominerale.
Se l’acqua del rubinetto è di buona qualità, la scelta fra microfiltrazione e osmosi inversa diventa una questione di gusto, e di budget…
Diversamente, se l’acquedotto ha a disposizione fonti di scarsa qualità o non è costantemente affidabile, è certamente consigliato installare un impianto ad osmosi sottolavello.
L’acqua microfiltrata ha, come già detto, lo stesso contenuto salino di quella del nostro rubinetto.
Per questa ragione, in zone dove l’acqua dell’acquedotto ha caratteristiche particolari, la microfiltrazione potrebbe non essere una soluzione completa.
In alcune zone d’Italia (per esempio nel Lazio) ci sono problemi di arsenico, mentre in altre (come in Veneto) ci sono problemi con inquinanti chimici come i PFAS. In questi casi possono essere utilizzati, abbinati alla microfiltrazione dei filtri specifici per eliminare questi inquinanti.
In altri casi abbiamo acque molto dure, ricche di nitrati o con un valore di TDS (solidi totali disciolti) elevato.
In questi casi, come in quelli precedentemente citati, c’è una soluzione che mette d’accordo tutti: l’osmosi inversa.
Ma l’acqua osmotizzata è priva di sali minerali, è dannosa per la salute…
Questo è un falso mito, mentre un impianto ad osmosi industriale elimina dal 98 al 99,5% dei sali disciolti nell’acqua, un impianto domestico si ferma al 90-95%.
Il valore di TDS, può poi essere incrementato attraverso la regolazione di una valvola di miscelazione oppure con l’utilizzo di cartucce di mineralizzazione come le PROFINE ROCK.
Acqua in bottiglia? no grazie ho la mia Borraccia…
uno strumento per portare con me la mia acqua del rubinetto
Questa è stata l’estate delle borracce!
Personalmente ho vissuto una bella esperienza con l’iniziativa PLASTIC FREE che abbiamo fatto assieme al Bagno Sport di Cesenatico.
Abbiamo installato un distributore di acqua e isodrink nel quale, gli utenti della spiaggia, potevano riempire le loro borracce termiche dotate di microchip.
In questo modo, nella sola spiaggia del Bagno Sport, abbiamo eliminato 20.000 bottiglie di plastica in una stagione estiva!
La borraccia è stata anche la compagna dell’estate per me e la mia famiglia.
Non c’è stata uscita, gita o vacanza senza borraccia nello zaino…
Se ci ripenso, ogni sorso bevuto dalla borraccia, era accompagnato dalla sensazione di fare qualcosa di buono per l’ambiente.
Potrei dire che in una estate io mia moglie e mia figlia abbiamo riempito almeno 200 borracce, invece di comprare e poi buttare altrettante bottigliette.
Se vogliamo dirla tutta, buona parte di queste bottigliette le avrei pagate almeno un euro l’una… Ho fatto qualcosa di buono per l’ambiente ed ho risparmiato…
Quante bottiglie di plastica possiamo risparmiare in un anno?
Con l’impianto di microfiltrazione o di osmosi inversa sottolavello possiamo evitare almeno 400 bottiglie d’acqua all’anno a persona. Con una borraccia da portare con noi al lavoro, in macchina o in vacanza, possiamo evitare altre 200 bottigliette d’acqua all’anno.
A Rimini vivono 150.000 persone (senza contare i turisti…) se tutti adottassero queste semplici soluzioni si potrebbero eliminare 100.000.000 (cento milioni!) di bottiglie d’acqua solo a Rimini…
Ti assicuro che non c’è nessuno che, dopo aver installato un impianto sottolavello per bere acqua buona direttamente dal suo rubinetto, tornerebbe indietro a sfacchinare per muovere un migliaio di bottiglie all’anno per dare da bere (peggio) alla sua famiglia.
Se vuoi divertirti a calcolare quanto puoi fare tu per l’ambiente e per le tue tasche vai al calcolatore PROFINE
Se vuoi approfondire i PRO e CONTRO delle varie SOLUZIONI per l’acqua potabile puoi leggere questo articolo: “Quale Acqua bere? Cosa devi sapere…”
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