10 consigli per ridurre il consumo energetico di hotel e alberghi
  • Ridurre le spese energetiche di un hotel.

    Chi gestisce una struttura alberghiera sa bene che le bollette di elettricità, luce e gas rappresentano una delle voci di spesa più significative. Secondo l’Indice del costo dell’energia nel terziario di Confcommercio, ogni anno un albergatore spende, in media, più di 60.000 € e questa cifra è in crescita per il costante aumento del costo della fornitura dei beni energetici primari. Conoscere l’effettivo consumo di energia per l’hotel e come ridurlo è, dunque, una priorità per diminuire, da un lato, l’impatto ambientale della struttura e, dall’altro, per limitare i costi dell’hotel.

Consumo dell’energia in hotel: quali sono le voci che pesano di più?

I sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria fanno la differenza in qualsiasi struttura ricettiva: da un lato, infatti, il loro funzionamento ottimale è fondamentale per poter offrire al cliente il massimo comfort, dall’altro costituiscono una voce di spesa significativa che raggiunge, in media, il 20/50% dei costi di gestione. In alcuni casi, le bollette elettriche possono superare addirittura il 60% di quanto l’albergatore spende annualmente.

Sono molte le attività che contribuiscono al consumo energetico e, in particolare:

  • il sistema di illuminazione;
  • la gestione del sistema di aria condizionata;
  • l’attività delle cucine;
  • il sistema di ventilazione;
  • apparecchi elettronici come televisori e frigobar;
  • gli ascensori, quando presenti.

Questi elementi fanno sì che un albergo abbia bisogno di una quantità di energia elettrica compresa tra 5 e 11 MWh per stanza all’anno. Si tratta di dati e informazioni che indicano quando sia importante agire per ridurre i consumi e ottimizzare la gestione energetica.

 

Consumo di energia in hotel: come ridurlo

 

Esistono più strategie da adottare per ridurre il consumo di energia in hotel e migliorare l’efficienza energetica della struttura. È possibile, infatti, operare in due direzioni, non necessariamente alternative: applicare buone pratiche di gestione degli impianti già presenti e effettuare degli investimenti per sostituire macchine vecchie e obsolete con alternative più efficienti. Una soluzione concreta è quella di iniziare riducendo i consumi quotidianamente per programmare poi, nel tempo, gli interventi che potranno ridurre in maniera più drastica i consumi energetici dell’albergo.

 

Efficienza energetica in albergo: le buone pratiche dell’EMAS

Il Sistema di Controllo della Gestione Ambientale (EMAS) della Commissione Europea ha individuato cinque buone pratiche per gli albergatori che desiderano ridurre, attraverso azioni quotidiane, i consumi della struttura in gestione.

Si tratta di azioni a basso costo che possono preparare il terreno per investimenti più rilevanti e per l’accesso a forme di incentivo per l’ottenimento di certificazioni ambientali europee.

Vediamo, dunque, quali sono questi 5 consigli pratici:

  1. Iniziare a monitorare e registrare i consumi effettivi della struttura: in questo modo, crescerà la consapevolezza di quali sono i punti critici – dal punto di vista energetico ed economico – della gestione della struttura. Ad esempio, si potrà scoprire che una voce di spesa rilevante è la frequenza con cui è necessario contattare l’assistenza per la caldaia. Capire dove si spende di più è il primo passo per capire dove risparmiare.
  2. Formare il personale. Come sottolinea l’EMAS, chi lavora e vive l’hotel quotidianamente è un prezioso alleato per la riduzione dei consumi: sensibilizzarlo alla tematica del risparmio energetico, può introdurre piccoli cambiamenti che, nel complesso, risultano fondamentali. Un esempio, in questo caso, è spegnere sempre le luci accese dove non si trova nessuno, oppure non lasciare computer e dispositivi in stand by troppo a lungo.
  3. Investire sulla manutenzione ordinaria per ridurre quella straordinaria. È noto che qualsiasi tipo di dispositivo per poter funzionare al meglio va monitorato e gestito secondo le indicazioni del produttore o rivenditore. Seguire queste regole e non perdere un appuntamento di manutenzione ordinaria con l’assistenza farà sì che la vita delle macchine prosegua più a lungo e in maniera più efficiente.
  4. Coinvolgere anche gli ospiti raccontando loro, per esempio, quali sia l’impegno della struttura in ottica green, inserendo promemoria per spegnere le luci, incoraggiandoli ad ottimizzare il consumo energetico per riscaldare o raffreddare la stanza quando il sistema non è centralizzato.
  5. Ottimizzare i sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento che, come abbiamo visto, hanno un forte impatto sull’efficienza energetica dell’hotel e sulla bolletta. È stato calcolato che una differenza di un solo 1°C può comportare una variazione del consumo di energia pari all’8%. Di conseguenza, ottimizzare la temperatura, senza eccessi, è un gesto semplice, ma che può già ridurre concretamente i costi.

 

Le soluzioni strutturali per l’efficienza energetica

Non è detto che queste buone pratiche siano sufficienti per migliorare l’efficienza energetica dell’hotel. Ci sono, infatti, alcuni interventi che possono modificare in maniera considerevole i consumi della struttura agendo sia nella direzione dell’autoproduzione dell’energia necessaria a sostenere la struttura che in quella di un aggiornamento delle macchine che sfruttano le tecnologie più avanzate.

Tra gli interventi più interessanti per l’albergatore:

  1. Installazione di pannelli fotovoltaici per acqua calda sanitaria e riscaldamento, completo di accumulatori che consentono non soltanto di produrre energia green grazie alla luce solare, ma anche di conservare l’energia in eccesso per impiegarla nei momenti in cui il clima è meno favorevole oppure c’è massima concentrazione di consumi.
  2. Sostituzione della caldaia con una soluzione moderna e tecnologica come, per esempio, un impianto a condensazione oppure una pompa di calore. Francesca Partenzi, titolare dell’Hotel Graziella di Bellaria Igea Marina si è affidata a ML Group e ha optato proprio per quest’ultima opzione e, come ci ha raccontato, ha osservato una riduzione drastica dei consumi, l’abbattimento dei costi legati all’assistenza straordinaria e anche l’opportunità di ricevere un sostegno economico importante tramite il Conto Termico.
  3. Montare un sistema di cogenerazione, ovvero un impianto che consente di produrre energia elettrica e, contemporaneamente, calore per il riscaldamento.
  4. Rimpiazzare con lampadine LED quelle tradizionali, una scelta piuttosto semplice, ma che consente un risparmio energetico di, minimo, il 50% in base alla potenza delle lampadine selezionate e della tipologia di illuminazione desiderata.
  5. Predisporre sensori di presenza e prese intelligenti: in questo modo è il sistema stesso a riconoscere la presenza o meno degli ospiti, tagliando il consumo degli apparecchi lasciati in stand by o delle luci dimenticate accese, solo per fare due esempi.

 

Conto Termico e detrazione per risparmio energetico in albergo

 

L’efficienza energetica dell’hotel ha importanti ricadute collettive su tutto il territorio dove la struttura è collocata, come riporta sempre l’EMAS sottolineando come questo aspetto possa stimolare i dipendenti a contribuire alla gestione in maniera ecologica. Proprio per questo, esistono degli incentivi per gli albergatori che optano per interventi di ristrutturazione orientati all’efficientamento energetico.

Sono state confermate fino al 2020, infatti, le norme relative alla detrazione per il risparmio energetico in albergo previste nella Legge di Bilancio. È il così detto “Bonus alberghi e agriturismi” (oppure Tax Credit Riqualificazione) e prevede un credito d’imposta pari al 65% su un totale fino a 200.000 € per interventi di vario tipo, tra cui anche quelli finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica di tutte le strutture ad uso turistico.

L’istanza di riconoscimento del bonus può essere presentata soltanto online sul portale gestito dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo secondo le date e le modalità indicate sul sito, e l’importo riconosciuto può essere utilizzato in due quote annuali.

Alcuni degli interventi di efficientamento energetico di cui abbiamo parlato possono rientrare tra quelli finanziabili attraverso la procedura di Conto Termico. La richiesta può essere avanzata direttamente oppure tramite un’azienda certificata ESCo e, nel caso vada a buon fine, è possibile recuperare fino al 65% della spesa sostenuta per interventi di riqualificazione energetica in massimo 5 anni di tempo.

È possibile, dunque, migliorare concretamente l’efficienza energetica del tuo hotel e ridurre i consumi: le soluzioni sono molte. Scrivi a ML Group se vuoi conoscere quali sono quelle più adatte a te!

L'autore

  • Cristian Martignoni

    Cristian Martignoni

    È Amministratore della società Martignoni & Leardini e Amministratore di Clima System srl. In Azienda dal 1992, riveste vari incarichi tra cui quello di responsabile commerciale di tutte le aziende rappresentate da ML Group e di responsabile dell’ufficio acquisti e ordini.

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