Legionella: la normativa di riferimento in Italia
In Italia, la normativa in materia di Legionella fa riferimento a:
● Il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (D.lg.s 81/2008)
● Le Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, approvate in Conferenza Stato-Regioni il 7 maggio 2015.
Le Linee guida sono state redatte con lo scopo di riunire in un unico testo le disposizioni delle precedenti norme e linee guida nazionali sul tema, e sono rivolte a tutti gli operatori e soggetti interessati dal rischio legionellosi, con particolare riferimento a tre categorie a rischio: le strutture turistico-ricettive, termali e sanitarie. Le Linee guida richiamano esplicitamente il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro sottolineando che, come riportato nel D.lg.s 81/2008, il rischio di esposizione alla Legionella negli ambienti lavorativi obbliga l’attuazione delle misure di sicurezza adeguate per un’efficace prevenzione, dato che lo stesso Decreto classifica la Legionella tra gli agenti patogeni del gruppo 2, quindi in grado di causare malattie nell’uomo. Prima di scoprire quali sono le indicazioni dettate dalle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi nelle strutture turistico-ricettive, termali e sanitarie, ricordiamo brevemente che cos’è la Legionella e quali sono gli ambienti che ne favoriscono la proliferazione.
Legionella: che cos’è?
La legionellosi è una malattia infettiva provocata principalmente dal batterio Legionella pneumophila. Questa infezione intacca l’apparato respiratorio ed è chiamata anche “Malattia del legionario”, in quanto il batterio fu isolato la prima volta nel 1976 quando ci fu un’epidemia fra i partecipanti al raduno della Legione Americana presso il Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia. Le legionelle si trovano sia negli ambienti acquatici naturali che artificiali e le temperature fra i 20 e i 50°C rappresentano condizioni favorevoli per la loro proliferazione. Possono trovarsi in luoghi come fiumi, laghi, acque sorgive, acque termali, fanghi e da qui diffondersi all’interno degli impianti idrici, quindi tubature, serbatoi, fontane, piscine e impianti sanitari delle case.
Come si contrae la legionellosi? La malattia viene normalmente acquisita per inalazione, respirando goccioline di aerosol contenente Legionella, e può manifestarsi sotto forma di Febbre di Pontiac o di Malattia dei Legionari, che rappresenta la forma più grave. Possono considerarsi a rischio i luoghi in cui sono presenti impianti idrici, sistemi di condizionamento, umidificazione, trattamento dell’aria, solo per fare alcuni esempi. Elementi come depositi, incrostazioni e condizioni di stagnazione favoriscono inoltre lo sviluppo del batterio.
Normativa Legionella: le Linee guida approvate nel 2015
Oltre a fornire indicazioni in merito alla progettazione, realizzazione e gestione degli impianti tecnologici che prevedono il riscaldamento o la nebulizzazione dell’acqua, e che per questo sono a rischio, le Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi approvate il 7 maggio 2015 dedicano molto spazio al Protocollo di Controllo del Rischio legionellosi. Per prevenire la legionellosi, individuare le criticità presenti negli impianti e mettere in atto le misure necessarie a contenere il rischio, tutte le strutture in cui si trovano impianti potenzialmente a rischio devono seguire questo protocollo. In particolare, come dicevamo, le Linee guida riportano riferimenti specifici a tre strutture differenti: quelle turistico-ricettive, termali e sanitarie. Nonostante siano previste indicazioni mirate per ciascuna di esse, il Protocollo prevede tre fasi sequenziali e correlate tra loro, comuni per ogni struttura:
● Valutazione del rischio
● Gestione del rischio
● Comunicazione del rischio
Per prima cosa, per una corretta prevenzione contro la legionellosi è necessario procedere con la Valutazione del rischio, fase in cui vengono analizzate le specificità della struttura e degli impianti a rischio, al fine di individuare le criticità presenti. In seguito, deve essere elaborato un Piano di Controllo, che racchiude l’insieme delle azioni da adottare per mantenere gli impianti in sicurezza e risolvere le criticità. La Valutazione del rischio Legionella va eseguita da figure competenti in materia e va periodicamente revisionata sulla base di specifiche tempistiche che variano a seconda della tipologia di struttura, revisioni che devono essere tutte documentate formalmente. Inoltre, le informazioni riguardanti la Valutazione del rischio e il Piano di Controllo vanno comunicate dal responsabile della Valutazione al gestore della struttura o a un preposto, i quali dovranno poi informare tutti i soggetti coinvolti nelle azioni di prevenzione e controllo della legionellosi.
Per quanto riguarda la periodicità con cui revisionare la Valutazione del rischio Legionella, le strutture turistico-ricettive sono tenute a farlo almeno ogni due anni, anche se sarebbe preferibile provvedere a tale compito annualmente. Inoltre, la Valutazione andrebbe revisionata ogni volta che c’è motivo di pensare che la situazione possa essersi modificata, come in seguito a lavori di ristrutturazione ad esempio, e in seguito a segnalazione di un possibile caso di legionellosi. I gestori degli stabilimenti termali devono invece eseguire la Valutazione del rischio annualmente e ogni volta che si presume che la situazione possa avere subito delle modifiche. La cadenza annuale vale anche per le strutture sanitarie. Queste ultime sono tenute a ripetere la valutazione anche quando si verificano dei cambiamenti negli impianti, nella tipologia di pazienti presenti assistiti, nella situazione epidemiologica della struttura o nel caso di ripetuta presenza anomala di Legionella negli impianti.
Per quanto riguarda la Gestione del rischio, questa fase include tutte le operazioni volte a eliminare o a contenere costantemente le criticità emerse durante la fase di Valutazione, azioni che vanno eseguite secondo modalità precise per ciascun tipo di struttura. Infine, la Comunicazione del rischio riguarda le azioni volte a sensibilizzare e formare i soggetti interessati sui rischi della Legionella, al fine di mettere in pratica in modo corretto le operazioni di prevenzione e controllo. Per conoscere le procedure e le indicazioni specifiche con cui effettuare la Valutazione e la Gestione del rischio nelle tipologie di struttura descritte, ti consigliamo di consultare il documento di riferimento.
Se necessiti di maggiori informazioni a proposito della normativa sulla Legionella e sull’iter da seguire per essere in regola, contattaci.