TRATTAMENTO ACQUA: L’EVOLUZIONE DELLE NORMATIVE NEL CORSO DEGLI ANNI
Nel corso del tempo, per rispondere alle mutate esigenze tecniche, sono usciti dei decreti che hanno sottolineato, approfondito o chiarito gli specifici argomenti.
Qui sotto puoi trovare un riassunto di come si sono evolute le normative nel corso degli anni.
Il 18 luglio 2019, finalmente, è uscita la norma UNI 8065:2019 aggiornata, per creare un unico contenitore al quale fare riferimento.
QUALI SONO I PUNTI SALIENTI?
In questo articolo puoi trovare i punti salienti, messi bene a fuoco nell’aggiornamento.
Norma UNI 8065:2019 – Trattamento acqua nell’impianto di climatizzazione invernale e/o estiva (riscaldamento e raffrescamento)
- Per il riempimento dell’impianto utilizza acqua conforme ai requisiti prescritti per l’acqua destinata al consumo umano, ovvero acqua potabile
- Effettua il lavaggio degli impianti di nuova realizzazione (punto 6.5.2.1) ed il risanamento degli impianti esistenti
- Prima di proseguire con l’inserimento del condizionante, verifica che non ci siano perdite sull’impianto e, nel caso, prevedi la riparazione o la sigillatura con prodotti specifici (punto 6.5.2.2)
- Installa un defangatore (meglio se magnetico)
- Installa un disareatore (per impianti con più di 300 litri di acqua)
- Immetti nell’impianto un prodotto condizionante che garantisca una protezione anticorrosiva, antincrostante ed una stabilizzazione del pH. Negli impianti radianti a bassa temperatura il prodotto deve avere ancjhe un’azione biocida per prevenire la proliferazione batterica (punto 6.4.2)
- IMPORTANTE: la norma precisa che il dosaggio di polifosfati NON è idoneo per proteggere gli impianti di climatizzazione invernale e/o estiva (punto 6.4.2.1). Questo chiarimento è stato necessario perché, in molti casi, invece di utilizzare protettivi efficaci per i circuiti chiusi, ci si limitava ad installare un dosatore di polifosfati; corretto per l’acqua sanitaria, ma inutile per l’impianto di riscaldamento.
- Per impianti <100 kW non hai l’obbligo di installare un addolcitore, rimane obbligatorio il condizionamento chimico.
- Per impianto >100 kW devi prevedere un addolcimento portando la durezza tra 5 e 15 °F di durezza
- Per la protezione dal gelo o come fluido termovettore, è vietato l’utilizzo di prodotti a base di glicole etilenico a causa della sua tossicità (punto 6.4.2.6), dovrai pertanto utilizzare solo prodotti a base di glicole propilenico (atossico)
- Per tutti i condizionanti (protettivi, inibitori, antigelo e fluidi termovettori) il fornitore deve indicare le prestazioni e le modalità di controllo
- Tutti i prodotti chimici devono essere conformi alla normativa CE, rispettando il regolamento REACH n. 1907/2006 s.m.i., CLP n.1272/2008 e s.m.i. e regolamento (UE) n.528/2012 e s.m.i.
Le caratteristiche dell’acqua secondo la Norma UNI 8065:2019
Il trattamento acqua secondo la Norma UNI 8065:2019, oltre ad essere obbligatorio è quello che ti permette di mantenere, nel tempo, i parametri chimici negli standard previsti dalla norma.
Questo aspetto non è fine a se stesso, non serve solo a rispettare la norma, ma serve, soprattutto, a rispettare l’impianto.
Il trattamento acqua, se fatto nel modo corretto, è quello che ti permette di prevenire problemi di corrosione, deposito e perdita di rendimento.
Sono certo che, anche tu, vorresti solo clienti soddisfatti che stanno al fresco in estate e al caldo d’inverno; clienti che vedi solo per la manutenzione periodica e a Natale ti chiamano solo per farti gli auguri e non per una chiamata in emergenza perché sono al freddo.
Impossibile, rassegnati…
Non risolveremo mai tutti i problemi ma, con un trattamento acqua corretto ne possiamo prevenire molti!
Le caratteristiche dell’acqua in un impianto di riscaldamento o climatizzazione sono:
- Condizionante presente nelle concentrazioni previste dal fornitore, io ti consiglio di mantenere sempre almeno 100 ppm di molibdeno nel circuito.
- Il pH deve essere tra 7 e 8,5 in presenza di alluminio, altrimenti puoi tenerlo fra 6,5 e 9,5 se non è presente
- Mantieni una durezza fra 5 e 15°F se l’impianto è superiore a 100 kW, in caso contrario non c’è nessuna prescrizione
Gli altri parametri che devi tenere sotto controllo sono:
- Cloruri < 50 mg/l
- Ferro < 0,5 mg/l
- Rame < 0,1 mg/l
- Alluminio < 0,1 mg/l
Puoi immaginare che, trattandoti di un circuito chiuso, basta pochissimo per avere un incremento di questi valori, in particolare del ferro, visto che l’acqua che circola è sempre quella.
Per questa ragione è fondamentale prevenire le corrosioni ed installare un defangatore, meglio se magnetico
Norma UNI 8065:2019 – Trattamento acqua nell’impianto solare termico
- Effettua un lavaggio degli impianti di nuova realizzazione (punto 6.4.2.6)
- Prevedi il risanamento (lavaggio) degli impianti esistenti, prima di riempire un fluido termovettore nuovo.
- Prima di proseguire con l’inserimento del fluido termovettore verifica che non ci siano perdite sull’impianto e nel caso intervieni con un autosigillante oppure meccanicamente (punto 6.5.4.2).
- È assolutamente proibito l’uso di antigeli o fluidi termovettori a base di glicole etilenico a causa della sua tossicità. (punto 6.4.4)
- Gli antigeli o fluidi termovettori devono già contenere il condizionamento e quindi garantire l’inibizione contro fenomeni corrosivi, stabilizzare l’alcalinità e il valore pH >7,5. (punto 6.4.4 prospetto 8)
Le caratteristiche dell’acqua in un impianto solare termico sono:
- Il fluido termoreattore deve essere presente nelle concentrazioni previste dal fornitore
- Il pH deve essere tra 7,5 e 8,5 in presenza di alluminio, altrimenti puoi tenerlo fra 7,5 e 11,0 se non è presente
- Ferro < 0,5 mg/l
- Rame < 0,1 mg/l
- Alluminio < 0,1 mg/l
Norma UNI 8065:2019 – Acqua calda sanitaria
Per quanto riguarda l’acqua calda sanitaria la nuova NORMA UNI 8065:2019 ha incluso gli obblighi che erano già stati introdotti con gli ultimi decreti e definito alcuni punti.
Quali caratteristiche deve avere l’acqua calda sanitaria?
Condizioni generali: Deve essere conforme ai requisiti prescritti per l’acqua destinata al consumo umano (DLgs 31/2001 e s.m.i.)
Aspetto: limpido, senza materiale in sospensione
Durezza Totale: compresa tra 5 e 15 °F con potenzialità > 100 kW, nessun limite in caso di potenzialità inferiore
Valore di pH: compreso tra 6,5 e 9,0; nel caso sia presente alluminio e sue leghe il pH deve essere compreso fra 7 e 8,5
Cloruri: in presenza di apparecchiature in acciaio inossidabile esente da molibdeno, con concentrazioni superiori a 50 mg/l, devi verificare l’idoneità del materiale con il produttore delle apparecchiature
Quali sono i trattamenti da effettuare?
Filtrazione: obbligatorio
Trattamento chimico: obbligatorio con dosaggio condizionanti entro i limiti di concentrazione prescritti dal fornitore
Addolcimento: obbligatorio ove richiesto (impianti > 100 kW e durezza > 15°F)
Puoi approfondire l’argomento sotto il profilo tecnico operativo leggendo questo articolo.
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