Vediamo ora cosa fare su un impianto di riscaldamento nuovo
Prima di tutto dobbiamo ricircolare uno specifico prodotto detergente.
Successivamente andremo a flussare abbondantemente l’impianto, per eliminare residui di lavorazione ed impurità.
Dopo avere preparato l’impianto ad accogliere l’acqua al meglio, andremo a riempirlo con acqua parzialmente addolcita o, in alternativa, parzialmente demineralizzata.
Per preservare nel tempo le condizioni ottimali, è fondamentale attuare un trattamento chimico condizionando l’impianto con un buon protettivo.
Attenzione: risparmiare pochi euro su questo punto può, alle volte, generare costi importanti per ripristinare la situazione… oltre a brutte figure.
Il tuo cliente si affida a te e confida che tu faccia, per lui, la scelta migliore.
E SE L’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO ESISTENTE È COMPROMESSO?
In questo caso è necessario effettuare una pulizia.
La scelta del prodotto dipende da vari fattori:
Lo stato delle tubazioni
Impianti in buono stato possono essere puliti rapidamente con prodotti più energici, diversamente sarà opportuno scegliere un prodotto a pH neutro, lasciandolo lavorare più a lungo.
La temperatura di esercizio
Impianti ad alta temperatura avranno maggiori problemi di corrosione, con depositi costituiti prevalentemente da ossidi.
In un impianto di riscaldamento a bassa temperatura possiamo trovare una fanghiglia organica, causata dalla proliferazione microbiologica.
E’ opportuno selezionare il prodotto più adatto per rimuovere efficacemente il tipo di deposito presente.
Il momento
Questa condizione, più che per motivi tecnici, influenzerà la nostra scelta per motivi pratici.
Se devo ripristinare un impianto di riscaldamento che dovrà essere acceso a breve, posso optare per effettuare un lavaggio rapido, da qualche ora a pochi giorni e risciacquare l’impianto per “partire con il piede giusto”.
Se in piena stagione ho problemi di rendimento di alcune zone, posso scegliere un prodotto ad azione lenta; in questo modo potrò andare a risciacquare l’impianto a fine stagione, evitando disservizi durante il funzionamento.
E SU UN IMPIANTO SOLARE?
Anche in questo caso è importante, anzi importantissimo, preparare le superfici su un impianto nuovo, prima di immettere il liquido termovettore.
Per questi impianti si consiglia l’utilizzo di prodotti completi pronti all’uso, a base di glicole propilenico inibito.
Questo consente di avere la giusta concentrazione di glicole, limitando il rischio di un rapido degrado della soluzione.
Se l’impianto è già funzionante e presenta la formazione di morchie e depositi, è necessario sostituire il fluido termovettore.
Prima di immettere la nuova soluzione dobbiamo prevedere una buona pulizia dell’impianto, utilizzando un prodotto specificamente studiato per questa applicazione.
Se vuoi approfondire questo argomento leggi l’articolo dedicato al solare termico.
E SE L’IMPIANTO È FORATO?
In questo caso hai due possibilità:
- Cambi il tubo
- Elimini la perdita con un prodotto sigillante
Se la sostituzione del tubo è relativamente facile può essere la soluzione migliore ma, a volte, questo implica opere murarie ed altre difficoltà.
In questo caso ci possono aiutare gli autosigillanti.
Selezionando il prodotto giusto, in funzione della tipologia di impianto e dell’entità della perdita è possibile eliminare perdite fino al 70% del volume dell’impianto nelle 24 ore.
Se vuoi approfondire questi argomenti puoi scaricare la nostra GUIDA PER IL TRATTAMENTO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO.
Puoi trovare altre informazioni interessanti leggendo l’articolo dedicato agli errori più gravi nel trattamento degli impianti di riscaldamento.
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